Nello scorso articolo ho affrontato il tema della scrittura a scopo terapeutico, dell'importanza di scrivere per dare sfogo alle proprie emozioni, elaborare ciò che proviamo e riflettere su ciò che sentiamo. Oggi vorrei invece parlare con voi dell'importanza della lettura. Chiunque di noi, almeno ogni tanto, legge. C'è chi è un lettore compulsivo come me:), c'è chi legge per sconfiggere la noia , chi legge solo d'estate o comunque durante le vacanze. Leggere ci trasporta in un'altra dimensione. Può farci sentire su una spiaggia assolata e bruciata dal sole mentre fuori nevica o trascinarci in un'avventura mozzafiato mentre siamo seduti sul divano di casa nostra. Leggere stimola la fantasia, induce delle riflessioni, ci aiuta a porci delle domande. Non so quanti di noi sappiano che esiste la Biblioterapia o Libroterapia, in cui si ricorre proprio alla lettura come mezzo terapeutico per vari di tipi di disturbi come ansia o depressione; o per problematiche organiche o per stimolare riflessioni sulla vita, sugli obiettivi che vogliamo raggiungere, su come raggiungerli. Potrei continuare all'infinito perchè ,in realtà, leggere libri ben precisi può aiutare in qualsiasi sfera. Come sempre, non voglio approfondire troppo l'argomento dal punto di vista tecnico perchè, chiaramente, la biblioterapia è ua vera terapia, usata nell'ambito della psicoterapia, da professionisti. Ma penso che, anche al di fuori di quello specifico ambito, tutti noi possiamo trarre beneficio dalla lettura del libro giusto per noi. Già nell'antica Grecia ersisteva la convinzione che la lettura potesse avere effetti benefici, tanto che nella biblioteca di Alessandria d'Egitto era incisa la frase 'ospedale dell'anima'. Nell'Ottocento, negli Stati Uniti, molti psichiatri avevano istituito nei loro reparti delle biblioteche perchè consideravano la lettura parte della cura. Nel Novecento la lettura venne utilizzata persino per riabilitare i soldati che avevano vissuto la prima guerra mondiale. In Italia è meno diffusa che in altri paesi ma, adesso, comincia ad essere maggiormente valutata la sua importanza. L'obiettivo non è tanto quello di comprendere la trama di un libro o il suo significato. Se ci pensiamo bene, ognuno di noi attribuisce un 'significato soggettivo', a seconda della sua storia, della sua interiorità. Possiamo leggere con un'amica lo stesso libro ma provare emozioni diverse, avere pensieri diversi al riguardo. Ad una persona piace, all'altra magari no.C'è chi preferisce un personaggio, chi un altro, aseconda della propria storia. Perchè ciascuno di noi ha dei 'bisogni' diversi, cerca qualcosa di diverso, si pone domande diverse. La prossima volta che scegliamo un libro, facciamo attenzione a tutti questi elementi, Evidenziamo le frasi che ci hanno colpito di più, magari appuntiamo accanto le nostre riflessioni o semplicemente le emozioni che abbiamo provato nel leggerle. Chiediamoci se sono aspetti presenti nella nostra vita o magari che vorremmo che ci fossero ma non siamo riusciti ad avere. La lettura stimola le nostre riflessioni, ci aiuta a porci delle domande, ci fa condividere con lo scrittore o con il personaggio delle emozioni specifiche. Scegliamo 'libro giiusto' per noi. Non voglio qui entrare nel merito dei libri ufficiali usati nella biblioterapia in Italia ma posso fare qualche esempio. Se abbiamo bisogno di fare chiarezza su come gestiamo i rapporti interpersonali, sul rapporto che abbiamo con l'amore (non necessariamente l'amore come sentimento di coppia ma in ogni sua forma), i libri di Osho come 'Innamorarsi dell'amore' o 'Con te e senza di te' sono assolutamente indicati. Se non riusciamo a goderci il presente, se abbiamo paura di rischiare, o se abbiamo paura che la vita ci sfugga di mano senza averla realmente vissuta; se abbiamo bisogno di imparare ad amare nel senso più profondo, potremmo scegliere un libro di Leo Buscaglia, come 'VIvere, amare, capirsi' o 'Nati per amare'. Se abbiamo perso il bambino che c'è in noi, se vogliamo tornare a guardare con gli occhi incantati di un bambino, allora potremmo scegliere ' Il piccolo principe' di De Saint-Exupery. Se siamo intrappolati in ruoli che non abbiamo scelto ma che gli altri (soprattutto i familiari) ci hanno attribuito; se ci identifichiamo con l'immagine che gli altri hanno di noi ma che non ci corrisponde, allora una lettura molto indicata potrebbe essere il libro di De Mello, 'Messaggio per un'aquila che si crede un pollo'. Un libro che vale la pena di leggere, inoltre, è quello di Cenci, 'Vivi, ama, corri. Avanti tutta!', la storia di Leonardo che non ha voluto arrendersi al cancro e che, dopo che i medici gli avevano dato quattro mesi di vita, ha corso ben due maratone, battendo quest'anno il suo record. Diversi sono libri che vengono consigliato nei reparti oncologici. Libri che raccolgono le testimonianze di chi ha vissuto esperienze simili e prova emozioni simili. Questo aiuta a non sentirsi soli. Fino ad ora ho indicato libri per noi mamme ma la biblioterapia è efficace anche per i bambini. Attraverso la lettura, i bambini possono apprendere regole morali e comportamentali, si può prevenire il bullismo. Leggere aiuta a portare fuori le emozioni represse o che i nostri figli non riescono ad esprimere. Questo perchè, leggendo, riusciamo a sentire ciò che sentono i personaggi, prenendo così consapevolezza di emozioni su cui spesso non ci soffermiamo ma che proviamo. Se i nostri bambini non sanno ancora leggere, leggiamo noi per loro. Ci sono tanti libri a seconda dell'età o delle varie fasi di vita. Libri che affrontano il tema della nascita di un fratellino o della separazione tra mamma e papà o dell'ingresso a scuola o del momento in cui si toglie il pannolino. Leggere insieme può servire a condividere i pensieri e comprenderli, in modo da elaborarli. E allora...buona lettuta a tutti!!!