Vorrei condividere con voi una riflessione del Dalai Lama che ho letto in questi giorni. Quando fu chiesto al Dalai Lama cosa lo sorprendese di più dell'umanità la sua risposta fu: "L'uomo. Perchè perde la salute per fare soldi e poi perde soldi per recuperare la salute. E' così ansioso riguardo al futuro che dimentica di vivere il presente e il risultato è che non vive nè il presente nè il futuro. Vive come se non dovesse morire mai e muore come se non avesse mai vissuto" Tutto vero, non trovate? Sempre affannati nel cercare di raggiungere qualcosa, ci scordiamo di godere degli attimi presenti, come se la nostra vita fosse fatta di obiettivi raggiunti e non del percorso che ci porta agli obiettivi stessi. Progettiamo, lasciando scorrere il tempo, come se avessimo firmato un contratto con la vita secondo cui vivremo fin quando pensiamo. Gli avvenimenti di questo terribile periodo ci mettono davanti ad una consapevolezza che avremmo dovuto già avere. Non siamo immortali, non decidiamo noi della nostra vita e, per quanto possiamo impegnarci, non tutto dipende da noi. Ci sentiamo forti e potenti ma siamo infinitamente piccoli di fronte all'universo. Siamo convinti di sapere cosa è davvero importante e invece perdiamo di vista le priorità. Crediamo di poter andare avanti da soli, di non avere bisogno di nessuno. Invece adesso un virus ci sta insegnando che senza l'aiuto degli altri non andiamo da nessuna parte. E, in tutto questo, la natura che l'uomo cerca tanto di dominare.è rimasta immutata. Mentre scorrono le immagini delle notizie dal mondo, il sole continua a sorgere, gli uccellini cantano, le giornate scorrono. L'Universo è decisamente più potente di noi. La nostra vera forza, in questo momento, sta nella consapevolezza della nostra fragilità!