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C'era una volta, in un bosco incantato, una giovane fata di nome Luce. Fata Luce era allegra e socievole ma, purtroppo, non andava d'accordo con le altre fate del bosco. O, per essere più precisi, erano le altre fate che non volevano stare con lei. Fata Luce era diversa da loro. Era figlia di una fata e di un umano e , quindi, il suo aspetto non era il tipico aspetto delle fate. Era molto più alta di tutte le altre, tanto che non poteva vivere con loro nelle piccole casette del villaggio. Si era costruita una capanna lì vicino, facendosi aiutare dai castori a legare tra loro rami e canne. Per lei questo non era un problema ma per le altre.....
Le altre fate sono molto amiche tra di loro. Loro sono simili, hanno la stessa altezza, lo stesso aspetto, la stessa altezza. Vivono tutte nel sottobosco. Le loro casette sono ben nascoste e invisibili agli umani. Trascorrono le giornate volando tra i prati, passeggiando con le farfalle, distese sui fiori a prendere il sole o giocando con i loro amici animali.
Così fata Luce trascorre il suo tempo da sola. Ama passeggiare per il bosco, andare vicino al ruscello e sedersi sul prato.
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Con l'aiuto degli uccellini, ha costruito un'altalena nel ramo più alto di una vecchia quercia. Le piace dondolare e sentire l'aria sul viso.
Ma Fata Luce si sente un pò triste. Vorrebbe stare con altre fate e il fatto che non la accettino solo perchè è diversa da loro, le fa venire voglia di piangere. Così va a trovare la fata madrina del bosco. Le piace parlare con lei e ricevere qualche buon consiglio. La fata madrina vive all'interno del tronco di un abete, in una cavità creata da un picchio. Così Fata Luce deve sporgersi dentro e riesce ad entrare solo la testa. E' contenta della visita di Luce e cerca di rassicurarla. "Tu sei una fata come tutte le altre, Luce" le dice con la sua voce dolce "Non ha importanza che tu sia più alta . Tutti noi siamo diversi, sai? Le altre fate ti sembrano uguali tra loro perchè hanno la stessa dimensione ma anche loro sono diverse, sai? C'è chi sorride sempre e chi invece ha un carattere più introverso, c'è chi è più brava a comunicare con gli animali e chi con i fiori....Si accorgeranno che anche tu fai parte della loro famiglia, Luce"
e fate intanto si stanno preparando per il gala di primavera. Appendono petali di rose e lanterne colorate e le fate dei villaggi lontani arrivano in sella alle loro farfalle. C'era una grande aria di festa.
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Così le streghe fanno soffiare un vento fortissimo e le piccole ali delle fate non possono volare. Servirebbe il libro degli incantesimi ma le fate, per nasconderlo, lo hanno messo sul ramo alto di un albero e, senza le loro ali, non possono arrivarci.
Fata Luce, invece, se ne sta da sola, seduta su un masso ad osservare i preparativi. Anche a lei piacerebbe tanto dare una mano ma nessuno glielo ha chiesto e così decide di stare in disparte.
Ma le due streghe dell'inverno, Titina e Tanina, insieme al loro cane Osvaldo, non amano vedere tutta quell'allegria al villaggio delle fate e decidono di rovinare la festa.
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Si tratta del ramo di un vecchio albero, ai confini del bosco. Nella sua corteccia sta picchettando un picchio che vuole costruire lì la sua casa.
Le fate sono disperate. Come faranno a rompere l'incantesimo dele streghe di inverno se non possono prendere il loro libro magico? Ci vorrebbe qualcuno molto alto..... indovinate un pò a chi pensano le piccole fate....
Fata Luce è felice di essere stata utile. Per lei è stato facile arrivare a quel ramo e prendere il libro magico. In questo modo le fate possono rompere l'incantesimo e godersi finalmente la loro festa. Ma, stavolta, anche Luce è invitata. Le fate si sono rese conto di essere stateingiuste con lei. Fata Luce fa parte della loro famiglia anche se è così diversa da loro nell'aspetto. E non ha esitato un solo attimo ad aiutarle nel momento del bisogno. Essere diversi non è una brutta cosa ma una risorsa!!!
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